BASTA CON QUESTO CALCIO...
Da "ansa.it":
AGENTE MORTO A CATANIA: FIGC SOSPENDE I CAMPIONATI CATANIA - Il commissario straordinario della Figc Luca Pancalli ha deciso, in seguito agli incidenti di Catania in cui ha trovato la morte un poliziotto di sospendere tutti i campionati di calcio in programma nel prossimo week end, dalla serie A alle giovanili. L'agente del reparto mobile della Questura di Catania e' morto negli scontri tra forze dell' ordine e tifosi del Catania durante il derby con il Palermo. La circostanza è stata confermata da fonti delle forze dell' ordine. L'agente sarebbe stato colpito al viso da una bomba carta. La vittima era l'ispettore capo Filippo Raciti di 38 anni.
Il decesso dell'agente è stato confermato anche da fonti giudiziarie, la Procura di Catania ha aperto un fascicolo sull'accaduto. Secondo quanto si è appreso, lo scontro sarebbe avvenuto fuori dallo stadio mentre i tifosi del Palermo entravano al Massimino. Le forze dell'ordine si sarebbero frapposte tra gruppi di ultras. L'agente è stato ferito al viso dal lancio di una bomba carta ed è stato trasferito d'urgenza nell'ospedale Garibaldi, dove le sue condizioni sono sembrate immediatamente gravi. Gli incidenti sono continuati nel corso della partita che e' stata interrotta al 13' del secondo tempo per circa 40' a causa del lancio di lacrimogeni da parte della polizia.
PANCALLI, SENZA MISURE DRASTICHE NON SI RIPARTE
"Non è sufficiente una giornata. Senza misure drastiche non si riparte". Così il commissario straordinario della Federcalcio Luca Pancalli, parlando della sospensione dei campionati dopo i tragici fatti del derby Catania-Palermo. "Non è sufficiente una giornata e per questo lunedì ci ritroveremo per un tavolo di emergenza con Prodi i ministri Melandri e Amato.
PRODI, STOP A DEGENERAZIONE SPORT - "Dopo i gravissimi incidenti che si sono verificati questa sera a Catania, il primo pensiero va alle persone rimaste coinvolte e alle loro famiglie. Ma subito dopo, sento il dovere di dire che è necessario un segnale forte e chiaro per evitare la degenerazione dello sport a cui siamo purtroppo drammaticamente sempre più spesso assistendo". Lo afferma il Presidente del Consiglio Romano Prodi, dopo quanto accaduto questa sera durante e dopo l' incontro di calcio Catania-Palermo. "E' una decisione giusta che va nella direzione di quel segnale forte che avevo auspicato". Così il premier Romano Prodi commenta a caldo la notizia della sospensione del campionato di calcio dopo i gravi incidenti di Catania. "E' una decisione presa in segno di lutto ma che rappresenta anche un monito per lo sport, e non solo: sport che si deve fermare e riflettere", ha aggiunto.
CORDOGLIO DI AMATO A FAMILIARI - Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha espresso al capo della Polizia, prefetto Gianni De Gennaro, il suo cordoglio per la morte dell'ispettore Raciti durante gli scontri di stasera a Catania. Il pensiero di Amato va - secondo quanto si apprende al Viminale - alla famiglia dell'agente al quale il ministro esprime vicinanza. Il responsabile del Viminale sta seguendo, in continuo contatto con il capo della Polizia, l'evolversi della situazione.
DECINE FERITI IN OSPEDALI A CATANIA - Nell'ospedale Garibaldi di Catania sono giunti una cinquantina di persone rimaste ferite negli scontri con le forze dell'ordine durante il derby con il
Palermo; sei i feriti soccorsi nell'ospedale Vittorio Emanuele.
TIFOSI PALERMO E TERNA ARBITRALE ANCORA DENTRO LO STADIO - Sono ancora all'interno dello Stadio "Massimino" i tifosi del Palermo che hanno assistito alla partita con il Catania funestata dalla morte di un ispettore capo della polizia, colpito da una bomba carta, I sostenitori della squadra rosanero erano giunti allo stadio dopo l'inizio del secondo tempo ed il loro arrivo era stato accompagnato da scontri con le forze dell'ordine avvenuti all'esterno dell'impianto. Anche la terna arbitrale che ha diretto la partita Catania-Palermo è ancora nello stadio Angelo
Massimino. L' arbitro Farina e i due guardalinee, Scaglietti e Rossomando, e il quarto uomo, Damato, sono negli spogliatoi e non lasciano lo stadio per motivi di sicurezza.
AGENTE MORTO A CATANIA: FIGC SOSPENDE I CAMPIONATI CATANIA - Il commissario straordinario della Figc Luca Pancalli ha deciso, in seguito agli incidenti di Catania in cui ha trovato la morte un poliziotto di sospendere tutti i campionati di calcio in programma nel prossimo week end, dalla serie A alle giovanili. L'agente del reparto mobile della Questura di Catania e' morto negli scontri tra forze dell' ordine e tifosi del Catania durante il derby con il Palermo. La circostanza è stata confermata da fonti delle forze dell' ordine. L'agente sarebbe stato colpito al viso da una bomba carta. La vittima era l'ispettore capo Filippo Raciti di 38 anni.
Il decesso dell'agente è stato confermato anche da fonti giudiziarie, la Procura di Catania ha aperto un fascicolo sull'accaduto. Secondo quanto si è appreso, lo scontro sarebbe avvenuto fuori dallo stadio mentre i tifosi del Palermo entravano al Massimino. Le forze dell'ordine si sarebbero frapposte tra gruppi di ultras. L'agente è stato ferito al viso dal lancio di una bomba carta ed è stato trasferito d'urgenza nell'ospedale Garibaldi, dove le sue condizioni sono sembrate immediatamente gravi. Gli incidenti sono continuati nel corso della partita che e' stata interrotta al 13' del secondo tempo per circa 40' a causa del lancio di lacrimogeni da parte della polizia.
PANCALLI, SENZA MISURE DRASTICHE NON SI RIPARTE
"Non è sufficiente una giornata. Senza misure drastiche non si riparte". Così il commissario straordinario della Federcalcio Luca Pancalli, parlando della sospensione dei campionati dopo i tragici fatti del derby Catania-Palermo. "Non è sufficiente una giornata e per questo lunedì ci ritroveremo per un tavolo di emergenza con Prodi i ministri Melandri e Amato.
PRODI, STOP A DEGENERAZIONE SPORT - "Dopo i gravissimi incidenti che si sono verificati questa sera a Catania, il primo pensiero va alle persone rimaste coinvolte e alle loro famiglie. Ma subito dopo, sento il dovere di dire che è necessario un segnale forte e chiaro per evitare la degenerazione dello sport a cui siamo purtroppo drammaticamente sempre più spesso assistendo". Lo afferma il Presidente del Consiglio Romano Prodi, dopo quanto accaduto questa sera durante e dopo l' incontro di calcio Catania-Palermo. "E' una decisione giusta che va nella direzione di quel segnale forte che avevo auspicato". Così il premier Romano Prodi commenta a caldo la notizia della sospensione del campionato di calcio dopo i gravi incidenti di Catania. "E' una decisione presa in segno di lutto ma che rappresenta anche un monito per lo sport, e non solo: sport che si deve fermare e riflettere", ha aggiunto.
CORDOGLIO DI AMATO A FAMILIARI - Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha espresso al capo della Polizia, prefetto Gianni De Gennaro, il suo cordoglio per la morte dell'ispettore Raciti durante gli scontri di stasera a Catania. Il pensiero di Amato va - secondo quanto si apprende al Viminale - alla famiglia dell'agente al quale il ministro esprime vicinanza. Il responsabile del Viminale sta seguendo, in continuo contatto con il capo della Polizia, l'evolversi della situazione.
DECINE FERITI IN OSPEDALI A CATANIA - Nell'ospedale Garibaldi di Catania sono giunti una cinquantina di persone rimaste ferite negli scontri con le forze dell'ordine durante il derby con il
Palermo; sei i feriti soccorsi nell'ospedale Vittorio Emanuele.
TIFOSI PALERMO E TERNA ARBITRALE ANCORA DENTRO LO STADIO - Sono ancora all'interno dello Stadio "Massimino" i tifosi del Palermo che hanno assistito alla partita con il Catania funestata dalla morte di un ispettore capo della polizia, colpito da una bomba carta, I sostenitori della squadra rosanero erano giunti allo stadio dopo l'inizio del secondo tempo ed il loro arrivo era stato accompagnato da scontri con le forze dell'ordine avvenuti all'esterno dell'impianto. Anche la terna arbitrale che ha diretto la partita Catania-Palermo è ancora nello stadio Angelo
Massimino. L' arbitro Farina e i due guardalinee, Scaglietti e Rossomando, e il quarto uomo, Damato, sono negli spogliatoi e non lasciano lo stadio per motivi di sicurezza.
3 Commenti:
che shifo!
le mie idee per fermare questo calcio violento in italia le ho scritte sul blog di IO RESISTO date anche voi una vostra opinione
caro aquila tu puoi dire e proporre tutte le idee di questo mondo: ora so solo che i catanesi hanno cacato fuori dal vaso e che a causa loro ci saranno norme assurde che non colpiranno i delinquenti, ma solo chi avrà la colpa di indossare una sciarpa al collo e di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
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